giovedì 11 ottobre 2007

Legalità e Sicurezza.

L'interrogazione...

Al Sindaco di Lanuvio
Umberto Leoni

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta e discussione al primo Consiglio comunale utile su Politiche Sociali e di sicurezza. Legalità. Richiesta di censimento della popolazione non residente.

Premesso :

che nell’ultimo decennio l’enorme flusso migratorio di cittadini, ora comunitari, giunti dall’est Europa ha prodotto profondi mutamenti sociali nella comunità lanuvina;
che la portata di tale incontrollato e tuttora inarrestato flusso migratorio poteva essere facilmente prevista, considerata la situazione geopolitica italiana ed europea, cosa questa che ha indotto molti Comuni ad adottare, da tempo, misure preventive e prudenziali.

Considerato:

che il fenomeno appena descritto non è stato affrontato dall’Amministrazione Comunale con tempestività e competenza, tanto che le “poche” e tardive misure minime adottate tramite manifesti, tra l’altro inizialmente solo in italiano, relative a generici richiami a comportamenti “urbani”, non hanno ottenuto risultati accettabili;

che l’immobilità mostrata dall’Amministrazione Comunale di fronte ad un processo di non integrazione che si andava auto determinando non ha permesso alla stessa di guidarne correttamente gli sviluppi e di disporre tutto il necessario al fine di evitare quelle, ora purtroppo, inevitabili degenerazioni.

Rilevato che:

prima conseguenza negativa del non intervenire da parte dell’Amministrazione comunale e del non mettere in atto quelle misure di accoglienza, di monitoraggio, di solidarietà, necessarie alla convivenza civile è che la Comunità locale e quella migrante coesistono come due blocchi separati e differenti, che non interagiscono. Motivazione questa che crea enorme sconcerto e preoccupazione nella comunità locale che si domanda a ragione quanti e chi sono i “nuovi” arrivati.
Quanti sono in regola con le norme di pubblica sicurezza (economicamente autosufficienti), quanti hanno un lavoro regolare ed una fissa dimora, quanti pagano le tasse e i contributi sanitari.

Quanti lavorano in nero ed evadono tasse e contributi, e soprattutto quanti, cittadini di Lanuvio, affittano in nero appartamenti e cantine evadendo a loro volta tasse e norme di pubblica sicurezza, e quanti ne sfruttano la condizione di emigranti.

Considerato:

che l’incontrollato e non programmato flusso migratorio, se non gestito correttamente, metterà tra breve a rischio l’erogazione di alcuni servizi comunali essenziali;
che il disporre di dati certi è fondamentale per intraprendere qualsiasi azioni mirata a regolarizzare situazioni di fatto ed a prendere in esame nuove politiche di integrazione e di sicurezza.

Considerato:

che sebbene una parte di questi nuovi cittadini non ha trovato ostacoli e considera Lanuvio un paese accogliente, altri, proprio per le molte difficoltà incontrate, hanno fatto ricorso a strumenti poco ortodossi che a volte sono ai confini tra la legalità e l’illegalità.

Tenuto conto:

che anche il Sindaco, cosciente di una situazione non più sostenibile in alcune zone della Città, è ricorso all’emissione di una ordinanza per arginare fenomeni che in precedenza non si erano mai verificati. Ordinanza n. 86 (17/08/2007) segue la parte finale :

“ VIETA, IN PARTICOLARE NELLE VIE, PIAZZE, MONUMENTI, EDIFICI PUBBLICI E DI CULTO, DEL CENTRO STORICO ED AREE ADIACENTI:

- DI BIVACCARE, CONSUMANDO ALIMENTI E BEVANDE IN MODO TALE DA ASSUMERE COMPORTAMENTI NON CONSONI AI LUOGHI E/O CHE RISULTINO CONTRARI ALLA PUBBLICA DECENZA E/O AL DECORO URBANO;

- DI EFFETTUARE BISOGNI CORPORALI;”

Problemi questi che non riguardano il solo aspetto del decoro urbano o di una corretta educazione civica, si tratta per lo più di temi che toccano nel profondo il sociale, l’economia, la cultura, lo sviluppo di Lanuvio ma soprattutto tutela e sicurezza.

Considerato:

che Tutela e Sicurezza: sono due aspetti legati l’uno all’altro, elementi indispensabili alla socialità, che mai dovrebbero essere trascurati da una Amministrazione che vuol considerarsi tale;

che Lanuvio, sotto questo aspetto, può vantare un passato decoroso, ma lo stesso non si può affermare per il presente;

che sempre più frequentemente si verificano casi di furti e violenza che vedono protagonisti cittadini stranieri.

Fatti questi che non possono essere più messi in dubbio in nome di una pelosa pseudo solidarietà.

Sono chiari e consultabili gli interventi effettuati dai Carabinieri , i referti medici relativi alle aggressioni e i dati degli arresti.

Il problema è quotidianamente presente sui giornali, ne parlano i magistrati i quali pongono in evidenza che metà dei detenuti stranieri provengono dalla Romania un dato sul quale sarebbe sciocco non riflettere tenendo presente che la nostra è una delle comunità rumene più grandi in relazione al numero dei cittadini italiani residenti.

Tenuto conto:

che l’illegalità passa da questi singoli aspetti a tutte le fasi della vita di un uomo;

che illegalità è si il furto e lo sfruttamento della prostituzione, ma lo è anche il ricorso al lavoro nero. Sicuramente più nobile per l’uomo ma allo stesso modo dannoso per la società. Legato indissolubilmente al lavoro nero ci sono lo sfruttamento, l’evasione, la sicurezza del lavoratore.

Altro aspetto importante, legato al flusso migratorio è il problema degli alloggi e di conseguenza il problema affitti e i cosiddetti servizi a domanda individuale.

Considerato :

che il diritto alla casa rappresenta una esigenza primaria per tutti, figuriamoci per chi vive in condizioni di palese svantaggio sociale.

Senza tacciare nessuno di aver commesso atti contra legem, poniamo una riflessione sul perché i prezzi degli affitti a Lanuvio siano lievitati così in fretta rispetto al passato.

Lo stesso vale per i servizi a domanda individuale per i quali in mancanza di un nuova e più attenta programmazione si arriverà al collasso.

Entrando nello specifico, e concependo gli sforzi che l’amministrazione sta facendo in questo senso, non possiamo esimerci dal sottolineare il problema dello smaltimento dei rifiuti.

La qualità del servizio viene meno con il passare dei giorni, al contrario aumenta il volume dei rifiuti stessi.

Probabilmente anche in questa situazione i conti non tornano. Se prima il servizio era qualitativamente sufficiente, come mai a distanza di anni aumenta il volume dei rifiuti e non il numero dei contribuenti?

Di questa situazione vanno a soffrire gli spazi della nostra Città che risultano essere più sporchi e non in sicurezza per quanto riguarda l’igiene e la pulizia.

Anche in questo caso apprezziamo i primi piccoli passi compiuti dal Sindaco con la pubblicazione delle Ordinanze, le quali, però, nell’immediato non hanno ancora mutato lo stato dei fatti.

Pertanto, si richiede:

- di programmare ed effettuare ( in tempi brevi) un censimento della popolazione straniera non residente per acquisire un dato necessario e fondamentale per intraprendere programmi, progetti, misure di solidarietà ed integrazione.


- di avanzare dei controlli per garantire giustizia sociale, un prezzo di locazione non viziato da manovre illegali, entrate al fisco, il rispetto e l’applicazione della L.191/78 in materia di Antimafia e terrorismo.


- Di rimettere in discussione il parametro di calcolo della tassa per i rifiuti solidi urbani.


- Di inserire l’oggetto in discussione come punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.

Il Gruppo Consiliare “ Lanuvio per la Democrazia”

35 commenti:

Anonimo ha detto...

I confini sconsacrati



Un Paese non può vivere al di sopra dei propri mezzi. Un Paese non può scaricare sui suoi cittadini i problemi causati da decine di migliaia di rom della Romania che arrivano in Italia. L'obiezione di Valium è sempre la stessa: la Romania è in Europa. Ma cosa vuol dire Europa? Migrazioni selvagge di persone senza lavoro da un Paese all'altro? Senza la conoscenza della lingua, senza possibilità di accoglienza? Ricevo ogni giorno centinaia di lettere sui rom.
E' un vulcano, una bomba a tempo. Va disinnescata. Si poteva fare una moratoria per la Romania, è stata applicata in altri Paesi europei. Si poteva fare un serio controllo degli ingressi. Ma non è stato fatto nulla.
Un governo che non garantisce la sicurezza dei suoi cittadini a cosa serve, cosa governa? Chi paga per questa insicurezza sono i più deboli, gli anziani, chi vive nelle periferie, nelle case popolari.
Una volta i confini della Patria erano sacri, i politici li hanno sconsacrati.
Pubblico parte di una delle tante mail.


"Sono un cittadino italiano... sposato con una cittadina rumena! Non sono un razzista!
Ho casa in Romania! ho amici in Romania! Ho parenti in Romania! La mia azienda è registrata in Romania! Ho iniziato a lavorare in Romania dal 2002! ne ho viste di tutti i colori li!
Poi ho sentito Prodi e la sua bella Europa a 25... la grande comunità, dentro di me ridevo! la Romania dentro l'Europa!! Chi avrà mai il coraggio di approvare questa idea incosciente!
Ogni giorno si sente parlare di rumeni in italia... è una continua vergogna... per mia moglie... per me!
Da questo Paese vanno via a milioni... come sempre loro avevano sperato!
Entrare nella Comunità Europea per abbandonare il proprio paese... lo facevano da prima di entrare!
Perchè noi dobbiamo sopportare le decisioni dei pochi? Dove sono i nostri confini nazionali? Cosa è la Nazione?
Mia moglie è rumena! Mia nonna era croata! Ma io sono italiano! I miei figli saranno italiani! Mia moglie è diventata italiana! Dà un contributo anche lei alla mia famiglia... alla mia casa... a questa nazione! Chi non lo merita BASTA! fuori! Fuori da questo Stato! Schengen non è servito a nulla! Non serve a noi italiani o ai tedeschi! Serve solo a questi ad approfittarne per venire qui e fare quello che vogliono!
Lottiamo ogni giorno contro la mafia! La povertà! Di problemi in Italia ne abbiamo infiniti! Non siamo neppure noi pronti ad accoglierli! Non possiamo dargli le case! I nostri padri hanno sudato e lavorato per costruire questa nazione! BASTA! Sono di sinistra... ero di sinistra! Ora basta! Fuori il marcio dai nostri confini... dalle nostre carceri... dalle nostre strade!!
Benvenuto chi invece ha voglia di lavorare e progredire insieme! VIVA l'ITALIA!" Nicola B.

Anonimo ha detto...

DISCUSSIONE

Ma voglio dire ci sara' anche un buon motivo se i multi-etnici Britannici hanno posto dei rigidi paletti sull'immigrazione da Romania, Bulgaria, Albania, etc. gia' da un bel pezzo.

La differenza piu' grossa e' che dalli Alpi in su se decidono una cosa la fanno e bene. Per il bene di tutti.

Ma se in Italia non si riesce nemmeno a rispettare una coda al negozio, il rosso al semaforo, un pedone sulle striscie pedonali OD UN SEMPLICE DIVIETO DI SOSTA???...quando mai si riuscira' a far rispettare regole molto piu' complesse ed invasive come per es. i permessi di soggiorno?

Fino a che non ci sara' rispetto delle regole TOTALE E SERIO, non ci puo' essere meritocrazia e quindi sara' impossibile introdurre una buona politica ed un buona amministrazione della cosa pubblica POICHE' I POLITICI SONO CORROTTI.

Provate a spiegare il concetto di INDULTO, DI RACCOMANDAZIONE O DI CONDONO ad un cittadino svizzero od inglese!!! Provate vi prego.

NON CAPIREBBERO MAI, NON ESISTE NEMMENO LA TRADUZIONE NELLA LORO LINGUA POICHE' IL CONCETTO DI RENDERE LEGALE CIO' CHE ERA ILLEGALE FINO A IERI NON ESISTE IN UN PAESE CIVILE!!!



Gli Inglesi, che giustissimamente non hanno aderito a Schengen sin dall'inizio, non accettano Rumeni o Bulgari senza aver prima un contratto di lavoro ( e loro, gli Inglesi, si decidono da soli le loro quote ed i tipi di lavoro di cui hanno bisogno, come si fa in US , Australia o Svizzera) e nemmeno non hanno mai avuto il problema dei lavavetri o degli zingari e gia' si sono dati da fare ben in anticipo sui nostri politici.

E pensare che i politici Inglesi guadagnano la meta' di quelli Italiani, si pagano il loro cinema, non hanno l'auto blu e vanno a Westminster in bicicletta o metro.

Non e' che la gente ha dovuto fare un referendum sull'argomento li': i politici Inglesi, chiunque sia stato al Governo, hanno deciso in buona fede per il bene dei cittadini!

Politici Italiani ascoltate: andate affanculo!

Thanks,
Bye

Anonimo ha detto...

Era ora che qualcuno intervenisse.
la mancanza di controlli il lassismo e la cecità nel non vedere i problemi negli anni scorsi, ha reso, adesso, tutto più difficile ma intervenire è sempre un modo di FARE. il non Fare è ancora la pratica di questa "nuova amministrazione" perchè è la continuità di quella De Santis che tanti danni ha provocato. Il Centro Storico di Lanuvio è diventato un piccolo paese della Romania; là dove, una volta, camminando per i "vicoli" si sentivano odori di sughi "co' e costarelle" adesso si sente puzza di piscio e cipolla.
Questi immigrati che nel loro paese stavano "cinquant'anni indietro" hanno reso Lanuvio un residuo degli anni '40; hanno fatto arricchire (non certo per loro volontà) i soliti furbi che hanno approfittato della situazione facendo lievitare gli affitti, crescere il lavoro nero e creando IL PROBLEMA SOCIALE che stiamo pagando tutti. per non parlare della micro criminalità ormai diffusa in tutto il nostro territorio. quindi controllare e poi trovare le giuste precauzioni ed eventuali sanzioni all'illegalità di chiunque è il primo passo per far tornare Lanuvio ad avere una speranza storica, economica e di sviluppo nel futuro. firmato "a bacenella".

Anonimo ha detto...

Non confondiamo rom con RUMENI. I rom sono UNA CATEGORIA di rumeni. Ma i rumeni non sono tutti delinquenti e io potrei citarvi esempi presi dal mio quotidiano di persone rumene deliziose, acculturate e molto educate che hanno una lavoro MODESTO , ma lo hanno. Anzi, io credo che ci siano rumeni bravi come ci sono italiani bravi e rumeni cattivi come ci sono italiani cattivi. Io invito sempre tutti a ricordare le tre grandi emigrazioni degli italiani a cavallo delle due guerre. Non eravamo esattamente dei lord nelle terre che ci ospitavano . Riguardo ai rom invece il discorso cambia parecchio! Sono zecche che ci stanno invadendo e che sono organizzate come una mafia soprattutto nel nord, che fa capo a Milano. Io sono sempre stata e rimango dell idea che l unico modo per difenderci è quello di cercare di integrarli un minimo, ma se i sindaci cominciano a chiudere i campi nomadi e a levare loro le poche case che gli erano state concesse e negare loro i servizi sociali che istruivano i bambini non so bene come si possa fare. Anzi veramente lo so, basterebbe controllare gli ingressi perdendoci un po di tempo e attenzione, anzi INVESTENDOCI tempo.

Anonimo ha detto...

Scusate, ma voi avete mai provato a vivere nei pressi di un campo rom?
Io si, anni fa per qualche mese, e stranamente in quello stesso periodo i furti e le rapine in zona sono aumentate esponenzialmente, ma probabilmente sarà stata solo una coincidenza...

Il campo era autorizzato e ai rom sono stati forniti sussidi comunali comprendenti tra l'altro elettricità, acqua e bombole di metano gratis, si era provveduto a dare un lavoro a molti di loro e si è cercato di inserire i bambini nelle scuole.

Risultato: i bambini dopo breve hanno TUTTI abbandonato la scuola, gli uomini hanno quasi tutti abbandonato il lavoro, coloro i quali non l'hanno lasciato volontariamente sono stati arrestati per furto proprio sul luogo di lavoro e il curatissimo parchetto vicino al campo, un tempo frequentato dai bambini con i loro nonni è stato ridotto ad uno schifo, sempre pieno di rom ubriachi che con in mano una bottiglietta di birra schiamazzavano giorno e notte, ovviamente nessuno a parte loro aveva più il coraggio di entrarci.

Quando se ne sono andati hanno tirato tutti un sospiro di sollievo, compresi i più buonisti e pietisti che inizialmente erano piuttosto bendisposti nei loro confronti; sono sicuro che molta altra gente ha vissuto esperienze simili se non peggiori, certo non tutti i rom sono uguali, ma come si può biasimare tacciando magari di razzismo chi per paura di vivere situazioni analoghe alla mia (e sempre più frequenti) fa le barricate per non avere il piacere di dover ospitare nel proprio quartiere un campo rom?

Anonimo ha detto...

ehi x tutti i buonisti...
XKE NN ANDATE A VIVERE IN ROMANIA VISTO KE V TROVATE COSI BENE KN I RUMENI????ANDATE LI COSI NN V TROVERETE A VIVERE IN MEZZO A GENTE KE VOI DEFINITE "RAZZISTA"...se i rumeni sn cosi tranquilli e delle brave persone xke nn andate a vivere kn loro??

indulto+rumeni=furti aumentati del 30%...
i rumeni sn i responsabili del 40%delle rapine in italia...
ma a quanto pare il problema siamo noi "razzisti"..eh si.. ma dove vivete?? chissà ke un giorno uno di questi bei rumeni venga a farvi "visita"...vedremo se poi farete ancora tanto i buoni....

Anonimo ha detto...

Parlare dei Rom è tempo perso! Dovevamo provvedere prima...Tempo fa! Ma è difficile spegnere la miccia di un grosso barile di dinamite, quando è accesa! Lo Stato italiano,non deve fare prima il predicatore,dicendo di accogliere i rom e gli immigrati,perchè siamo un popolo democratico e fraterno e poi lamentarsi perchè ne vengono troppi! O agisce davvero o non si lamenti! Non voglio fare la razzista, ma i rom come possono definiri poveri e chiedere l'elemosina, se portano oro addosso e hanno più oro in bocca loro che una miniera in sud africa.Se uno ha fame(scusate il francesismo) me ne frego dei denti e delle collanine d'oro e chiederei più pane che euro!Io vivo a Napoli e gente del genere la vedo tutti i giorni e sinceramente anche se non sono razzista, ma davvero non concepisco il loro modo di pretendere danaro (purtroppo grazie al nostro...Governo...Ora ai rom tutto è dovuto...Tanto hanno trovato i fessi!) Il governo italiano è semplicemente un governo senza spina dorsale (lo è sempre stato dalla primissima repubblica...Purtroppo) Caro governo...Ma pensa prima ai nostri problemi (che ne abbiamo fin tropppi) e BASTA!!!!!

Anonimo ha detto...

Spiegatemi del perche' c'e' bisogno di stipulare
un patto di legalita' con le popolazioni rom,
che cosa vuol dire, che le nostre leggi non sono
sufficienti? o sono esonerati dal rispetto della legge italiana tanto che bisogna fare un PATTO con
loro per evitare che commettano reati.
E chi ci garantisce che poi questo PATTO sara' rispettato visto che la loro sopravvivenza e' garantita piu' che dal lavoro , dalla illegalita'.
Ai perbenisti poi scrivo che prima di commentare le lamentele di tutti quelli che sono esasperati dai ROM e dai ROMENI dovrebbero prima andare ad abitare nelle vicinanze dei loro insediamenti, per capire il clima di insicurezza che si prova ad andare a dormire con la paura di essere derubati nella propria casa durante il sonno,o di
non poter lasciare nei supermercati la mano dei propri bambini,parcheggiare la propria auto per strada o la propria moto per poi trovarla depredata,l'insistenza all'accattonaggio che spesso con le persone anziane finisce con gli insulti se non gli viene dato quello che chiedono,i furti nelle attivita' commerciali, e le truffe con le carte di credito e bancomat rubati o clonati, gli accunuli di immondizia che fanno ai margini dei loro insediamenti,e tante altre situazioni che rendono il clima di convivenza con queste persone molto difficile e rischiosa come una bomba senza sicura.
E stiamo per far entrare in Italia altre migliaia
di queste persone che non verranno controllate e che grazie alla non applicazione delle pene previste dalla legge si aggiungeranno a quelli gia' presenti per aumentere l'intolleranza fino alla reazione della popolazione.
Governanti , meno immigrazione piu' rispetto delle leggi e applicazione delle pene.

Anonimo ha detto...

Per rimetterci sulla strada giusta come Italia dobbiamo innanzi tutto mettere al potere una classe dirigente ONESTA e CAPACE, sono però un pò scoraggiato sulle nostre rali possibilità di mandare a casa "LA CASTA", ormai si sono arroccati nel loro castello di leggi e leggine.. C'è una tale confusione che non si riesce più a capire dov'è il giusto e dove l'ingiusto..
Forse cercare di mettere più trasparenza in questa amministrazione politica potrebbe essere d'aiuto?
Eppure trovo così chiaro lampante e assolutamente vero e semplice che "FAR LE COSE BENE E ONESTAMENTE" PORTA SOLO QUALSIASI SISTEMA A MIGLIORARE che non capisco come abbiano fatto questi a ridurci così, per 50 anni a chi siamo stati in mano (no comment)?
A dispetto del protocollo di Kyoto costruiranno 12 centrali da 800 MEGAWATT, aumentando le emissioni di CO2 in modo spaventoso....
Ma se avessero investito sull'eolico?
Il kilowatt sarebbe costato meno, sempre meno nel tempo, esattamente il contrario di quello che succederà con il gas importato dalla Russia.
Ma costoro sappiano che tutti i soldi che loro così si mettono in tasca e lasceranno in eredità ai loro discendenti non potranno essere usati da quest'ultimi, perchè i nostri nipoti si ritroveranno un mondo tipo Marte.... con un'atmosfera di CO2.
Detto degli indiani d'America:"Il mondo non ci è stato lasciato in eredità dai nostri avi, ma dato in prestito dai nostri nipoti".
Nipoti e discendenti, perdonateci se non saremo stati capaci di darvi un mondo migliore..

Anonimo ha detto...

L’idea di una tesi sull’immigrazione, in particolare rumena, è strettamente correlata al dibattito sempre più attuale, legato a questo fenomeno. Il riferimento specifico all’immigrazione rumena nel nostro territorio nasce da una parte per la presenza ormai cospicua di cittadini rumeni in Italia, dall’altra,perché ho sempre subito il fascino della storia dei Paesi dell’Est Europeo, in particolar modo della Romania, che è sempre stata una Nazione sui generis all’interno dell’ex blocco sovietico. Popolo latino, assimilato ad un blocco di matrice slava, di cui ha subito influssi nella lingua, nell’imposizione di un modello politico, ha sempre rivendicato la propria alterità culturale, che si è palesata soprattutto nell’imprimatur nazionalista del regime di Ceausescu, finalizzato a rendere la Romania indipendente dall’ex blocco socialista. Questo per me era un dato molto interessante da analizzare.
Il presente lavoro si articola in un’introduzione, tre capitoli ed una conclusione. A fine tesi, è stata allegata un’appendice, riportante le interviste integrali fatte agli immigrati rumeni e a cittadini italiani.
Questo studio si propone come finalità l’analisi del fenomeno dell’immigrazione rumena in Italia, seguendo un percorso ben preciso: nel primo capitolo si è affrontata la storia politica della Romania, in primo luogo, con brevi accenni alle sue origini, poi, ripercorrendo le tappe peculiari del regime comunista – insediatosi in questo Paese dopo la seconda guerra mondiale – fino alla caduta del sistema socialista.
Non era possibile, infatti, affrontare il fenomeno migratorio rumeno in Italia, senza prima capire l’evoluzione storica di questa nazione, abbastanza complessa e particolare, come vedremo in seguito.
Il secondo capitolo ci introduce più concretamente nel tema di questa ricerca: il primo paragrafo tratta il periodo post comunista in Romania, la situazione politica attuale, la nascita di questa neo-democrazia, per alcuni versi “traballante”, presentando le varie problematiche interconnesse, facendoci cogliere le motivazioni legate all’emigrazione da questo Paese.
In seguito, ossia nel secondo paragrafo, a sua volta suddiviso in quattro sottoparagrafi, ho cercato di mettere in rilievo prima di tutto la radice etimologica di “emigrazione” ed “immigrazione”, successivamente ho cercato di analizzare il fenomeno dell’immigrazione italiana nel contesto europeo, esaminando le modalità di intervento dell’UE rispetto alla politica migratoria, soprattutto dell’Est Europeo, la legislazione italiana in materia di immigrazioni: in questo sotto paragrafo è stato delineato un excursus legislativo, con le caratteristiche più determinanti, le eventuali evoluzioni o regressioni legislative i materia di immigrazione.
Infine negli ultimi due paragrafi si è tentato di entrare più direttamente nel “caso rumeno”, prima con un’analisi della problematica dell’integrazione dello straniero in Italia e sulle modalità di azione e reazione della società italiana; poi, con uno studio delle presenze culturali e religiose, portate dagli stranieri, del ruolo della chiesa cattolica italiana. Il discorso si è sviluppato in modo sia generale, trattando la problematica dell’immigrazione, che particolare con precisi riferimenti all’immigrazione rumena.
L’ultimo paragrafo presenta i discorsi dei Presidenti della Repubblica Rumena e Italiana, introducendo il terzo capitolo, riguardante le problematiche e gli aspetti sociali dell’immigrazione rumena in Italia.
L’ultimo capitolo utilizza, a livello metodologico, l’indagine diretta attraverso lo strumento dell’intervista: si è ritenuto opportuno che la migliore fonte di ascolto fosse la “viva voce” dei protagonisti , sia rumeni che italiani, per guardare il fenomeno sia dal punto di vista dell’ “ospitato” che dell’ “ospitante. Ne è scaturito un dialogo a più voci, che ha messo in rilievo le storie, le speranze, le paure, le motivazioni più profonde, apportati dai due mondi.
È stata un’esperienza interessante a livello culturale, ricca dal punto di vista umano, ma anche difficile, in quanto, sovente, mi sono confrontato con le timidezze, con le paure, con il disagio causato dall’uso del registratore.
La conclusione è sui generis, poiché è rappresentata da una testimonianza di una persona italiana, che è stata per qualche tempo in Romania. Mi è sembrato un modo originale di chiudere questa ricerca, senza appesantirla ulteriormente con pareri, ipotesi, che, comunque, erano state già affrontate durante il corso del lavoro.
L’appendice, infine, riporta integralmente le interviste, con qualche modifica, laddove si è reso necessario, per rendere le espressioni corrette linguisticamente.

Anonimo ha detto...

L’attività di ricerca, ufficialmente iniziata nel marzo 2004 e proseguita fino ad oggi, è stata articolata attorno a tre macroaree ben definite: una sociale (analisi degli squilibri, delle disuguaglianze, della povertà, dell’esclusione sociale, delle politiche di genere, delle conseguenze degli investimenti, dei processi migratori), una economica (studio degli investimenti esteri, delle delocalizzazioni, dell’economia romena, dell’attuale congiuntura economica italiana ed europea) ed una terza storico-politica (storia della Romania e dell’Europa centro-orientale, analisi del processo di integrazione europea, storia delle politiche regionali), tutte strettamente interconnesse, che hanno a loro volta condotto a tre questioni fondamentali:
1- Perché esiste una forte presenza imprenditoriale italiana in Romania? Quali sono le sue origini economiche, sociologiche e storiche?
2- Quali sono i problemi strutturali fondamentali con i quali si confronta lo spazio romeno nel periodo di transizione alla democrazia ed all’economia di mercato? Quali sono i fattori fondamentali alla base del nuovo assetto di determinate zone del paese caratterizzate dalla forte presenza imprenditoriale italiana?
3- Come potrà, il lavoratore romeno, affrontare e superare la sfide dell’integrazione nell’Unione Europea tra negazione del diritto alla libera circolazione, richieste di maggiore flessibilità e progressiva riduzione delle protezioni sociali? Sono tutte questioni che ho sviluppato nel corso del mio lavoro cercando ogni volta di tracciare un quadro il più aderente possibile alla realtà analizzata senza per questo cercare un’impossibile imparzialità.

Anonimo ha detto...

NOI ITALIANI SIAMO DA CONSIDERARE
VERAMENTE LIBERI?????????????????
OPPURE FUTURI SCHIAVI???????????




Non mi sembra ci sia stata una comprensione reale di cosa significhi non avere più la sovranità monetaria. E’ la piaga più grossa che l’umanità abbia attualmente. la Sovranità Monetaria in Europa è oggi nelle mani di un manipolo di banche private, e quindi è nelle mani dei pochissimi banchieri che controllano queste banche!
E’ un abuso dell’ignoraza popolare, visto che in pratica viene tenuto segreto, questi “signori”rubando tutto il valore della moneta all’atto dell’emissione, ne dispongono per comprare candidati, elezioni, amministratori, oppure per partecipare a quell’orgia chiamata privatizzazione, mettendo in atto una sapiente ed efficace azione di riciclaggio della refurtiva monetaria.
Scaricate il volantino su www.sovranitamonetaria.org

Potrete ingannare tutti per un po’.
Potrete ingannare qualcuno per sempre.
Ma non potrete ingannare tutti per sempre»
Abramo Lincoln

Non vi siete mai chiesti, perchè da oltre vent’anni le tasse sono in continuo aumento, i debiti pure, i servizi dimezzati o a pagamento?
“Oltre a lavorare sempre di più, che è una contraddizione in un mondo tecnologico e opulento come quello occidentale, il poco tempo che passiamo con la nostra famiglia, i nostri genitori, i nostri figli, i nostri compagni-e di vita, lo passiamo a preoccuparci di come arrivare a fine mese, dimenticandoci di come crescono i figli, di come si coltiva l’amore e in un batter di ciglia ci ritroviamo sempre più soli, senza amici, a lottare persino con il partner per gli alimenti e con una terribile fatica di vivere”.
Che direbbero i cittadini se sapessero
“che sono vittima di un meccanismo perverso fatto a posta perchè ogni giorno qualcuno soccomba e sia fagocitato dagli uffici legali delle banche e dagli ufficiali giudiziari… se lo sapessero…
Se lo sapessero le famiglie dove prima lavorava solo il capofamiglia e manteneva quattro o più persone, mentre oggi solo per sopravvivere devono lavorare almeno in due ed a volte non basta…se sapessero che la casa che hanno acquistato con tanti sacrifici la pagheranno almeno il doppio alla banca che gli ha “concesso” un mutuo a 10-20 o 30 anni (una vita intera) con un semplice click sul computer ovvero semplice aria fritta, e se non riuscissero a pagare le rate ecco che la banca si prende la loro casa, la loro vita … ah se lo sapessero.
Se lo sapessero coloro che votano a destra o a sinistra perchè trionfi la pace, la libertà e la democrazia, perché vengano tutelati i loro interessi, se sapessero che quegli stessi politici che parlano di alti ideali e rispetto delle regole sono stipendiati due volte, una, piuttosto profumatamente, dalla comunità e l’altra dai loro veri padroni, sempre con i nostri soldi sia chiaro, che li hanno messi in quella posizione per eseguire meglio i loro ordini…se lo sapessero quelli che hanno votato la sinistra…se lo sapessero quelli che hanno votato la destra.
Se sapessero come hanno svenduto l’Italia nel 1992 e come continuano a farlo imperterriti, con quella faccia tosta di chi ha le spalle coperte dai potenti…se lo sapessero.
Se sapessero che in 10 anni di finanziarie ci hanno sottratto 240 miliardi di euro e con quella che verrà fanno 275 miliardi di euro ovvero 532.474.250.000.000 di lire. Pensate a quante cose si potevano fare con quei soldi che invece sono finiti nelle tasche delle banche centrali per ripianare un debito che NON ESISTE!
Ci hanno rubato tutto persino le parole. Non possiamo urlare Forza Italia senza pensare a Berlusconi, non possiamo dire pace senza pensare ai militari con i carri armati impegnati nelle missioni di peace-keeping (?!), alla democrazia senza pensare all’Afghanistan o all’Iraq e agli americani che la esportano come fosse una merce. Dicono che siamo un popolo libero e democratico, secondo noi un popolo è libero quando può scegliere, quando fischietta mentre lavora, quando i suoi figli crescono con l’amore della famiglia, ma come può esserci tutto questo con un sistema monetario creato per indebitare, soggiogare, derubare? che per onorare assurdi ed inesistenti debiti spinge le persone a lottare le une contro le altre?
Se vi guardate intorno vedrete sempre più persone correre dalla mattina alla sera per un pugno di cartastraccia per rincorrere scadenze, tasse, debiti, bollette, affitti, rate, multe, cartelle pazze ecc. non ne troverete nemmeno uno che mentre fa il suo lavoro fischietta ed e’ felice. Siamo davvero liberi o siamo i nuovi SCHIAVI?
Ahh se tutti loro sapessero queste cose… cosa pensate che farebbero?
PS: Henry Ford lo sapeva:
«È un bene che gli abitanti della nazione non capiscano abbastanza il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo facessero, credo che ci sarebbe una rivoluzione prima di domattina»


FIRMATO
SIAMO DAVVERO LIBERI OPPURE NUOVI
SCHIAVI???????????????????????????

E CON L'AIUTO DELLA NOSTRA CLASSE POLITICA CHE ALTRO NON HA DA PROPORRE??????????????????????????
CHE FARCI INCAZZARE SIN DALLA PRIME ORE DELLA MATTINA E PER TERMINARE POI A TARDA NOTTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!.

VI RINGRAZIO.

Anonimo ha detto...

LA MEMORIA OCCORRE SEMPRE RINFRESCARLA ANCHE RICORDANDO QUANTO ACCADEVA RIGUARDO ALL'IMMIGRAZIONE IN QUEL PERIODO IN CUI SILVIO DETTO BERLUSKA ERA AL POTERE INSIEME AI SUOI LEALI COMPARI DI BANCHETTO!!!!!!!!!!


IMMIGRAZIONE
Dai media è scomparso l'"allarme sicurezza". Un altro miracolo di Berlusconi


L'agenda politica influenza l'agenda editoriale. Ovvio. Meno ovvio che sul tema dell'immigrazione la destra sia riuscita a farlo sia quand'era opposizione sia ora che governa. E' quel che dimostra la ricerca commissionata dalla Margherita all'Osservatorio di Pavia.
Nel 2000 e nel 2001 i sei tg di prime time delle reti Rai e Mediaset hanno complessivamente dedicato 137 ore e 24 minuti all'immigrazione e a fatti di criminalità ad essa connessi. Pari al 7% della durata di ogni tg. Nel 2001 il tema - questo il punto interessante - cala rispetto all'anno precedente e il calo è particolarmente sensibile negli ultimi sei mesi del 2001, cioè dopo la presa del potere di Berlusconi. Le news sull'immigrazione scendono da 963 a 350 minuti, quelle sulla criminalità da 2.625 a 2.134 minuti. "Da metà maggio 2001 a oggi sono venuti meno gli interessi degli imprenditori politici della paura, che prima consideravano l'immigrazione e la criminalità temi redditizi". Così Gad Lerner legge la "clamorosa" diminuzione - da 16 a 10 ore - dell'immigrazione nei tg. Non è stato un minculpop a dettare le scelte ai direttori dei tg. Sono stati Berlusconi e soci: all'opposizione avevano tutto l'interesse a gridare all'emergenza per mettere in difficoltà il centro sinistra; una volta al governo, hanno messo la sordina sull'immigrazione. Un tema che il centro sinistra, passato all'opposizione, non ha "usato". Il centro destra dall'opposizione ha imposto una "sovrarappresentazione" dell'allarme sicurezza, dice Paolo Gentiloni, responsabile informazione della Margherita, al governo ha imposto una "sottorappresentazione".
Nonostante gli sbarchi di "clandestini" (sic) siano aumentati, tiene a precisare l'ex ministro degli interni Enzo Bianco, i tg ne hanno parlato di meno. Resta da verificare come i tg, ora tutti in mano al centro destra, reagiranno al mega sbarco a Catania e alla voce grossa di Bossi che, anche stando al governo, non può smettere di fare l'imprenditore politico della paura.

ITALIANI AVETE BEN CAPITO?????????.

Anonimo ha detto...

Come viene gestito il problema immigrazione in Gran Bretagna


Un imbuto per Romania e Bulgaria
La Gran Bretagna concede il permesso di soggiorno anche agli immigrati provenienti da paesi extraeuropei, ma a condizioni ben diverse. Ad esempio si deve dimostrare di avere competenze lavorative valide e riconosciute dalle aziende inglesi oltre al possesso di un degree, ossia di una Laurea. L'applicazione di regola simile, è stata lungamente dibattuta dal Governo di Londra per limitare gli accessi dalla Romania e dalla Bulgaria. Sembra infatti che più di 300mila persone, tra rumeni e bulgari, fossero già pronti per attraversare la Manica dopo l'ingresso dei due Paesi nell'Unione Europea. Piccati da questa evidente discriminazione, molti rumeni hanno vantato una fantomatica ripresa dell'economia edilizia che, a loro dire, sarebbe sufficiente a scoraggiare i giovani dal recarsi all'estero per trovare lavoro. I salari medi, però, dimostrano il contrario. Non c'è dubbio che anche l'imprenditoria inglese è a favore di una immigrazione controllata. Perché se la forza lavoro che arriva da questi Paesi toglie alcune opportunità ai britannici, resta vero che in molti casi hanno contribuito in maniera più che positiva alla crescita economica.

Anonimo ha detto...

Due proposte di legge nel 2005
Il fenomeno dell'immigrazione clandestina e dei flussi migratori, appare invincibilmente connesso con la prostituzione, con il traffico degli stupefacenti e con il terrorismo internazionale. Lo ha capito bene il primo ministro inglese Tony Blair che, già da un anno ha proposto l'introduzione di nuove misure antiterrorismo attraverso due distinte proposte di legge: una in materia di immigrazione e l'altra finalizzata alla modifica delle condizioni per la concessione della cittadinanza.
Il primo disegno di legge conteneva, tra l'altro, un divieto alla vendita di libri e di altro materiale dal contenuto estremistico. Ma il dibattito si è poi concentrato sull'articolo che prevedeva l'espulsione di religiosi islamici definiti ‘radicali' o ‘predicatori dell'odio'. In molti, specialmente dalle comunità islamiche, hanno prefigurato una eventuale violazione della Convenzione Europea sui Diritti Umani, quasi come se si trattasse di comprimere la libertà di parola o di opinione.

La carta di identità biometrica
La carta di identità che tutti conosciamo, non esiste nel Regno Unito. La risposta di Blair non si è fatta attendere e questa volta la soluzione proposta ha fatto leva sull'introduzione delle nuove tecnologie informatiche. In particolare, si voleva introdurre la cosiddetta carta di identità biometrica contro le frodi, l'immigrazione illegale e il terrorismo.
Si tratta di nuove carte di identità, che oltre ai dati anagrafici, registrano anche i dati biometrici delle persone, quali le impronte digitali o la scansione dell'iride. Si trattava di un valido supporto per le autorità nella lotta al terrorismo, alle frodi fiscali e all'immigrazione illegale. Anche in questo caso non sono mancati oppositori che hanno denunciato ‘una pericolosa violazione della privacy'. Così la legge è stata approvata dalla Camera dei Comuni, ma ha poi incontrato l'opposizione della Camera dei Lord e Westminster ha bocciato il progetto di legge in questione. Sembra infatti che, secondo uno studio eseguito da esperti della London School of Economics, il costo di produzione di una carta con quelle caratteristiche si aggirerebbbe intorno alle 300 sterline (450 euro).

Misure per il rimpatrio dei detenuti stranieri
Il problema carcerario non è solo italiano. La grande massa di detenuti stranieri in Gran Bretagna, deve aver spinto Blair a valutare a fondo un cambiamento di legge. Pressato da David Cameron, il leader dell'opposizione conservatrice, Blair ha spiegato alla Camera dei Comuni che dovrebbero essere rimpatriati tutti i detenuti stranieri in Inghilterra, a dispetto di ogni allarme sulla mancanza di sicurezza dei loro paesi di appartenenza.

Anonimo ha detto...

Hei! Signori ma di cosa state parlando? Quello che ho capito dalla richiesta di un censimento, dal rispetto della Legge antimafia, da parte del movimento "Lanuvio per la Democrazia" non è il sollevamento popolare CONTRO nè tantomento dibattiti intellettuali "sulle ragioni ..." ma seplicemente e praticamente la richiesta di CONTROLLO, di PREVENZIONE e di rispetto della LEGALITA'. In questo non c'è niente di razzista e xenofobo, c'e soltanto la richiesta, sacrosanta, di rispetto delle LEGGI italiane che vanno rispettate da tutti: italiani e stranieri. L'illegalità non ha una nazionalità e va combattuta in tutti i paesi civili.

Anonimo ha detto...

Sembra che il governo si cominci a svegliare sul problema legalità:ha ripenalizzato il falso in bilancio (era ora), ha cominciato a vedere che le dimostranze di tantissimi cittadini sul problema sicurezza sono un fatto reale e non di razzismo; hanno dato più potere ai prefetti e lo vogliono dare anche ai sindaci. Già alcuni mesi fa i sindaci di Torino, Firenze, Bologna ed adesso anche di Roma sono intervenuti per sanare la piaga della illegalità. Qui a Lanuvio i nostri amministratori "struzzi" continuano imperteriti a "nascondere la testa sotto la sabbia". La raccolta di firme del Movimento "Lanuvio per la democrazia" ha avuto un enorme successo tra i cittadini. Dagli amministratori e dai partiti che rappresentano la "sedicente maggioranza" silenzio assoluto; soltantola voce scomposta dei ragazzi della Sinistra Giovanile si è sentita, accusandoci con la solita etichetta di essere di destra (sedicente è un aggettivo italiano, non di destra ed ha un significato che evidentemente ignorate), e di raccontare falsità. Voglio dire loro che essere di sinistra non è frequentare una sezione o avere una tessera in tasca ... io non so (più) cosa significhi esser di sinistra in questo mondo dove tutto è rilegato all'immagine e al Dio denaro (anche quello spicciolo). So soltanto che è importante (come sempre) stare nella realtà sociale di tutti i giorni, viverla; affrontare tutti i problemi cercando di risolverli e denunciare ciò che non va per precise colpe di pessime amministrazioni ed d'incapaci Sindaci. Forse essere di sinistra è semplicemente lottare per il bene e il miglioramento di tutti i cittadini e non farsi difensore, per partito preso o per verità in tasca, di problematiche così complesse, difficili e grigie.

Anonimo ha detto...

Perché il parlamento non può essere lo specchio di una società in parte corrotta, il parlamento deve rappresentare la parte sana della società, deve incarnare la fiducia nelle istituzioni, nella legalità e nella giustizia, principi che sono alla base della civile convivenza.

E questo, chi ha il diritto di chiederlo? Solo chi ha la fedina immacolata, oppure qualsiasi cittadino?

Tappare la bocca a chi chiede pulizia semplicemente dicendo: "ma anche tu sei un pregiudicato!" significa voler mischiare le carte in tavola. Ma che c'azzecca? (passatemi l'espressione alla Di Pietro). Forse proprio chi è pregiudicato può dire: non voglio essere rappresentato da quelli come me!

Nella nostra democrazia costituzionale la libertà di parola ce l'hanno tutti, gli unici che per decenza dovrebbero tacere sono proprio certi politici.

Di sicuro nessuno dal di fuori, per esempio dall'estero, si scandalizza se in una società c'è chi incorre nelle sanzioni della giustizia, ma di sicuro fa una pessima impressione uno Stato i cui rappresentanti istituzionali preposti all'attività normativa sono i primi a non tenere la normativa stessa in alcun cale, avendo loro stessi calpestato la legalità. Per piccole o per grandi cose poco fa di differenza.

E che dire di quelle assemblee parlamentari dove gli onorevoli si insultano, si azzuffano, con una bagarre che non è possibile nemmeno vedere in un mercato?

E vi fate anche chiamare onorevoli? Voi siete il disonore di questo Stato!

Anonimo ha detto...

La vera risposta alla criminalita'

MA CI SI PERDE SU MILLE E MILLE DISCUSSIONI , LA VERA RISPOSTA ALLA CRIMINALITA' OGGI, ANCOR PRIMA DI DISCUTERE SU LEGGI E LEGGINE, E' QUELLA DI DARE VITA FINALMENTE AL REFERENDUM POPOLARE RIGUARDANTE L'ACCESSO O NO IN PARLAMENTO DELLE PERSONE CHE HANNO COMMESSO REATI PENALI (O DA DEFINIRE)!!
QUESTA E' OGGI L'UNICA COSA REALE E CONCRETA DA FARE , L'UNICO VERO MESSAGGIO POLITICO, ETICO, E SOCIALE DA DIFFONDERE A TUTTO IL PAESE E IL MONDO!MA COSA ASPETTIAMO A RACCOGLIERE FIRME E FONDI PER DARE VITA E VISIBILITA A QUESTO REFERENDUM SERVONO 500 MILA FIRME SIAMO E POSSIAMO ESSERE AD UN PASO DAL REALIZZARE TUTTO QUESTO E CACIARE IMMEDIATAMENTE QUESTI MESCHINI ESSERI FUORI DALLA PLOTICA ITALIANA!!
MA CI RENDIAMO CONTO CHE LA DC DEMOCRAZIA CRISTIANA E' NUOVAMENTE RIAPPARSA NELLO SCENARIO POLITICO QUESTA E' UNA PRESA PER IL C.... DI TUTTI GLI ITALIANI ORA BISOGNA MOSTRARE I MUSCOLI E AFFONDARLI NON DOMANI ORA DIAMO VITA AL REFERENDUM ORA!!

Anonimo ha detto...

I POLITICI NON SI SMENTISCONO
MAI!!!!

Ogniqualvolta le indecenze trasversali della politica ci inducono in tentazione di pensare che i politici sono tutti uguali, la cronaca ci ricorda che, anche sforzandosi, è impossibile eguagliare Bellachioma: lui è fuori concorso. L?altroieri la Corte costituzionale ha provveduto a smaltire un altro cumulo di monnezza abbandonato da due anni a Montecitorio: la legge anti-Caselli che nell?estate 2005 impedì all?ex procuratore di Palermo di candidarsi alla Procura nazionale antimafia e spianò la strada all?altro concorrente, Piero Grasso. Anche quella legge, come pure il lodo Maccanico-Schifani, la Pecorella e mezza Cirielli, era incostituzionale. Violava l?articolo 3 della Costituzione sull?uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Nel paese degli smemorati, è il caso di riepilogare di che si tratta. Nell?autunno 2004, alla vigilia del pensionamento del procuratore Vigna, il Csm bandisce il concorso per il suo successore. Caselli, Grasso e altri fanno domanda. E subito, nella controriforma Castelli dell?ordinamento giudiziario, spunta un codicillo che elimina Caselli: prevede l?impossibilità per chi ha compiuto 66 anni di concorrere a incarichi giudiziari direttivi (che «scadranno» a 70 anni e dovranno restare «coperti» per almeno 4). Caselli i 66 anni non li ha ancora compiuti, ma per dargli il tempo di compierli Vigna viene prorogato fino all?estate 2005. Centinaia di magistrati gli chiedono di rifiutare e andarsene subito, per non prestarsi alla manovra. Vigna invece accetta. Ma il 19 dicembre Ciampi rimanda indietro la Castelli: tanto per cambiare, è incostituzionale. I tempi si allungano e, per la Casa delle Impunità, c?è il rischio che il Csm decida sulla Dna prima dell?entrata in vigore della Castelli-bis. A questo punto scende in campo Luigi Bobbio, magistrato in aspettativa e senatore di An. Presenta un emendamento con effetto immediato (la Castelli è una legge delega e sarà operativa solo mesi dopo, coi decreti delegati) che taglia fuori tutti gli ultrasessantaseienni pur di fulminarne uno. E lo dice pure: «Dobbiamo avere la certezza che Caselli non vada alla Superprocura». Visto che le leggi sono «provvedimento generali e astratti», questa è specifica e concreta: bisogna farla pagare a Caselli per aver combattuto la mafia e processato i suoi sponsor politici. Così impara ad applicare i principi costituzionali dell?obbligatorietà dell?azione penale, dell?uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge. Che la cosa serva di lezione a chiunque volesse fare come Caselli. «I processi di mafia e politica sono falliti», sentenziano i Ferrara, gli Iannuzzi e i Macalusi. Ma, se fossero falliti, a Caselli farebbero ponti d?oro: il suo guaio è che sono perfettamente riusciti. Andreotti colpevole anche se prescritto, Contrada condannato definitivamente, Dell?Utri condannato in primo grado. Il Riformista s?inventa che Caselli deve stare alla larga dalla Dna in nome di un?antimafia «più riformista». Gli spaccatori del capello in quattro e i sessuologi degli angeli parlano d?altro o si voltano dall?altra. Un emendamento del ds Calvi che farebbe saltare la porcata al Senato viene bocciato grazie alla decisiva astensione di Rifondazione. L?emendamento Bobbio passa appena in tempo, quando il Csm sta per scegliere tra Caselli e Grasso. Nel pieno della partita, una delle due squadre viene squalificata per aver rispettato le regole del gioco. Così vince l?altra, cioè Grasso, per mancanza di avversario. Naturalmente la porcata si applica a tutti i magistrati «over 66» e blocca centinaia di concorsi già banditi. «La legge anti-Caselli andrà cancellata», giura Prodi. Poi però ha la bella idea di nominare Mastella alla Giustizia, e anche quella vergogna resta in vigore, insieme a tutte le altre. Chissà se c?entrano qualcosa con l?«aria irrespirabile» e la «spazzatura» di cui parlano oggi Prodi, D?Alema e Berlusconi. Nessuno s?accorge che non basta sloggiare Bellachioma da Palazzo Chigi, se poi le sue vergogne restano in vigore. Per fortuna c?è la Consulta, che cancella la legge Bobbio: oltrechè incostituzionale, è pure «irragionevole», visto che i magistrati vanno in pensione a 75 anni. Il risultato, si capisce, è la paralisi del Csm, ora costretto a riaprire tutti i concorsi in cui gli «over 66» avevan fatto ricorso al Tar contro la legge Bobbio. Costoro potranno rientrare in partita. Caselli invece, destinatario unico della legge, ormai è tagliato fuori. Grasso infatti si dice «contento» per la bocciatura di una legge che - assicura oggi - «non ho condiviso». Poteva dirlo prima.

Anonimo ha detto...

L'Europa dice si solo ai migranti
( che ci servono ).

L'assemblea di Strasburgo ha dato il via a un nuovo strumento, proposto dalla Commissione Europea, per far entrare in Europa i lavoratori migranti altamente qualificati. Un provvedimento eticamente discutibile, visto che si basa su un principio meramente utilitaristico. Che distingue tra poveri istruiti e poveri ancora più disperati, perché non qualificati professionalmente, i migranti "di serie B". Come regolamentare i flussi di migranti? L'Europa prende esempio dagli Stati Uniti, che di certo non rappresentano un modello virtuoso in questo senso. Ma tant'è. Pochi giorni fa il Parlamento Europeo ha dato il via al progetto della "carta blu", la risposta europea alla nota "green card" nordamericana, ossia la Resident Permanent Card, il visto permanente che consente allo straniero che ne sia titolare di vivere e lavorare all'interno degli Usa senza le limitazioni dei visti temporanei.

La "carta blu" europea è un progetto fortemente voluto dal commissario Franco Frattini e nasce con l'obiettivo di rispondere alla domanda di personale qualificato da parte delle imprese europee. Come funzionerà? L'immigrato in possesso dei requisiti necessari (stabiliti a livello nazionale) potrà ottenere il permesso di lavoro e di soggiorno nel giro di trenta mesi e trasferirsi insieme al coniuge nel Paese prescelto. Il permesso avrà una durata di due anni, prorogabili per altri due; ciascun Paese membro stabilirà ogni anno le quote numeriche di accesso di lavoratori con carta blu dopo quello della Commissione. Tutto ciò per andare a colmare un crescente vuoto di lavoratori qualificati e giovani: si stima infatti che nel 2050 un terzo della popolazione europea, oggi pari a 494 milioni, sarà rappresentata da over 65. La Commissione ha anche precisato che attualmente l'85 per cento della forza lavoro non qualificata approda in Europa mentre gli Usa ne accolgono solo il 5 per cento. Al contrario, il 55 per cento dei lavoratori qualificati vengono attratti dal sistema americano, mentre all'Ue resta solo un misero 5 per cento. Credo che gli aspetti negativi di questa carta siano chiari. In primo luogo, non risolve l'enorme problema dell'immigrazione clandestina e delle migliaia di lavoratori non qualificati che raggiungono le coste europee. Che fare con la maggioranza di queste persone? La Commissione Europea non ha ancora dato una risposta efficace a questa tendenza: l'espulsione non è una strada percorribile, tanto meno sul lungo periodo.

La realtà è che l'Europa ha bisogno di 20 milioni di lavoratori migranti, entro il 2030, anche non specializzati. I settori dell'edilizia, dell'agricoltura, dell'industria e dell'assistenza sono ancora quelli che hanno maggiore bisogno di manodopera straniera, soprattutto non altamente qualificata. Quanti di loro finiranno per varcare illegalmente i confini europei? Inoltre, ritengo vergognoso un principio inventato da Frattini, per evitare che l'Europa diventi responsabile della fuga di cervelli e manodopera qualificata dai Paesi più poveri: il così detto principio dell'immigrazione circolare. Secondo il commissario sarà possibile il rientro degli immigrati professionalmente qualificati ai loro stati d'origine. Ciò non accadrà mai, perché l'Europa non ha previsto processi di reinserimento in grado di valorizzare queste competenze nei paesi di provenienza.

Risultato: i migranti specializzati finiranno per restare in Europa, con una nuova perdita di capitale umano per i paesi meno sviluppati.

Anonimo ha detto...

CONCETTO DI LEGALITA'

1) Legalità è un concetto di destra, di sinistra, o al di sopra delle parti politiche?
2) Perché a sinistra alla parola legalità sono associate le parole intolleranza e razzismo? E’ merito questo della propaganda demagogica della destra che da sempre parla di legalità condendola di razzismo e intolleranza?
3) E’ giusto lasciare che la destra si arroghi per se il concetto di legalità? Dobbiamo abituarci a veder sfilare in favore della legalità personaggi equivoci come berlusconi, o inneggiatori a rivolte secessioniste come bossi e borghezio?
4) E se invece da sinistra si vuole iniziare a parlare di legalità, perché si inizia dai lavavetri? Sono i lavavetri la priorità nella lotta alla criminalità o anche solo alla microcriminalità? O è forse il racket che ci sta dietro?
5) Quanto a chi si dichiara ancora oggi comunista, si è ben consci di non rispettare un concetto importante del ‘manifesto del partito comunista’ di marx, e cito: “Quanto all’insieme degli straccioni e della canaglia… può darsi che qua e là, e cioè in parte, possa essere trascinato dentro al movimento di una rivoluzione proletaria, ma il suo abituale genere di vita lo rende più disposto a farsi comprare, e a farsi mettere in servizio delle mene reazionarie.”
Voglio dire, si è consci che nei partiti dichiarati ancora oggi comunisti si è diventati solo un sottoprodotto del marcuse-pensiero e del 68? Si è cioè consci che il vecchio PCI aveva in materia di legalità idee ben più chiare e assai meno buoniste? Ed è detto da uno che non è comunista, e che al crollo del muro di berlino aveva 9 anni.

Faccio queste domande perché non vedo un corretto approccio al problema né dal centro sinistra, che si sveglia “tollerante zero” tutto d’un tratto e si adopera contro i pesci piccoli, né dalla sinistra, come al solito fondata su una ideologia che ha fatto il suo tempo, né, chiaramente, da destra.

E attenzione ad un’altra cosa interessante. Non c’è appoggio da parte della destra su queste decisioni del centrosinistra. Sicuramente il “ma non chiamateci leghisti” detto dall’assessore ds di Firenze ci ha messo lo zampino, ma soprattutto il punto è che la destra si sente sfrattata sul tema dell’intolleranza, così come fra un po’ di tempo si sentirà sfrattata sul tema del federalismo. Di conseguenza, da buona partigiana, si trova obbligata ad attaccare il centro-sinistra sulle stesse cose su cui ha fondato le proprie campagne elettorali. Sta andando in difficoltà? Non è forse affrontare il problema senza condirlo di populismo e demagogia il modo non solo di risolvere il problema, ma anche di far crollare la propaganda della destra sulla questione?

SALUTI.

Anonimo ha detto...

il proletariato vero esiste ancora e che ci sono ancora molti italiani che non si limitano a scrivere commenti dalla poltrona, e che ci sono ancora molte persone che non pensano solo ai cazzi propri, che peraltro sono disponibili a svolgere attività sociali e costruttive in modo volontario, senza lucro. E sono proprio tanti.
Inoltre credo che la libertà che siamo riusciti ad ottenere con le lotte sanguinose dei lavoratori, contro l’oppressione del capitalismo, purtroppo la stiamo riperdendo un po’ alla volta, e sarà dura recuperarla se non ci uniamo a lottare per la libertà, quella vera…….
Ma comunque è ora di finirla di entrare in contraddizione per qualsiasi motivo, altrimenti tutti i progetti che stanno animando la sinistra non potranno scaturire in un grande partito, appunto della sinistra, che finalmente tenga in evidenza lo stato sociale, e la libertà dei cittadini tutti.
Sia chiaro, ognuno può avere la propria idea, ma se vogliamo dare una svolta a questa situazione di stallo, dobbiamo evitare di pestarci i piedi tra noi. Mi sembra la cosa migliore.

Anonimo ha detto...

Quella violenza tanto vicina a noi, dentro di noi, che a volte ci fa paura e a volte ci piomba dai teleschermi o dalle prime pagine dei giornali per atterrirci. Ci lascia senza scampo, senza respiro, ci fa precipitare nel "sonno della ragione", senza più certezze nel diritto, ci fa ritornare agli istinti primordiali, per cui chi violenta, stupra, rapina, uccide, va punito con la "legge del taglione", fino alla sua morte

E' questa la società post-moderna, globalizzata, collegata via Internet, dove tutti comunicano tra loro in tempo reale e virtuale da una parte all'altra del mondo? Tutti che consumiamo le stesse cose, le stesse bevande "soft drink" delle multinazionali americane, gli stessi cibi (cambiando la pasta con il riso, magari), che vestiamo con gli stessi abiti e usiamo i telefonini cellulari con fotocamera annessa. E tutti che viviamo in situazioni di violenza personale: chi vittime di guerre tribali e di religione, chi lottando contro le dittature, chi più semplicemente districandosi tra le insidie delle metropoli ormai invivibili, insicure.

Cosa fa di un povero "cristo", immigrato europeo semi-clandestino, giovane schiavo di lavori abbrutenti e mal pagati, che sopravvive di espedienti in un tugurio di cartoni da discarica, nobilitato come "baracca", un assassino spietato, moderno "mostro" di violenza come il Peter Lorre del profetico film del tedesco Fritz Lang del 1931 "M" (ovvero "la città di Dusseldorf cerca l'assassino")? La sua innata cultura "slava", storicamente ritenuta violenta? La rabbia demenziale verso una società di consumi che lo respinge ai margini estremi, fetidi, osceni della metropoli? La sua religiosità primordiale e integralista? Il culto della sopraffazione del maschio sulla donna? O più semplicemente la disperazione dovuta ad un mondo che getta i "deboli socialmente" verso le periferie urbane e dell'anima umana?

Il delitto, la violenza non pagano mai e vanno sempre combattuti, repressi e condannati con le giuste pene, non con la vendetta irrazionale, che proviene dalle "viscere" delle pance di politicanti ben pasciuti, essi stessi propugnatori di una visione della società dura, non solidaristica, ma carrierista, dove chi ha più forza economica ha più furbizia, sopravanza gli altri, sprovvisti di mezzi per evolversi. La società neo-liberista, post-moderna, la società multimediale che impone a tutti uguali modelli travisati di vita: gli stessi format che girano per le TV d'Europa e d'America; gli stessi telefilm e serial violenti con storie di sopraffazioni; gli stessi canoni etici stravolti dalla società iper-consumistica.

Dalle prime emigrazioni massicce degli albanesi, appena dopo la fine della dittatura comunista di Enver Oxa, abbagliati dalle false sirene dei programmi televisivi italiani, siamo passati a quelle meno appariscenti ma ancora più massicce dei rumeni, altro popolo scampato ad una decennale tirannia comunista, quella di Ceaucescu, e precipitati da un "secolo buio" alla società post-consumistica dominata dai falsi idoli televisivi. La violenza che si aggira per l'Italia è forse figlia dei regimi sovietico-comunisti? No! Questa violenza, che in parte "importiamo" con il movimento carsico dell'immigrazione più o meno clandestina, è il frutto delle scorie del sistema capitalistico avanzato. E' come quando si fabbrica un certo prodotto di largo consumo (auto, vestiti, mobili, bevande, cibi, medicine): gli scarti di produzione, in enormi quantità, vengono ammassati da una parte e poi avviati nelle discariche, sempre più estese e maleodoranti, inquinanti.

La cultura mittleuropea degli inizi del Novecento aveva già previsto oniricamente questo degrado delle metropoli e delle società appena industrializzate, ne aveva anche descritto con film, romanzi e pitture le trasformazioni angoscianti, fino a prevedere gli orrori della Seconda guerra mondiale e dello sterminio degli ebrei. Ma anche fornendo modelli avveniristici di società urbane disumane e violente.
Ecco, allora domandiamoci come mai oggi l'intellighentzia mondiale dell'Occidente più avanzato non ha mantenuto memoria storica di quel periodo del Novecento. Forse perché "distratta" a far soldi con i nuovi strumenti della comunicazione visiva? O forse perché tutti abbiamo perso la spinta propulsiva della "rivoluzione intellettuale" di allora (marxismo, psicanalisi, strutturalismo, sociologia di massa, ecc...)? Le innovazioni tecniche, scientifiche, artistiche, culturali e sociali sono come state triturate da un meccanismo infernale del consumo "usa e getta", che ha provocato la morte delle ideologie, spesso malsane, ma non ha creato nessuna nuova alternativa al pensiero filosofico del genere umano.

La stessa vittoria storica della società borghese e capitalistica su quella del comunismo reale, non ha prodotto migliori standard di vita a livello globale, ma solo acuito le disuguaglianze, proiettando enormi masse dal cosiddetto "Sud del mondo" verso il "Nord industrializzato", verso sistemi e stili di vita iper-sfruttanti, disumanizzati e violenti.

E' come se vivessimo un paradosso tellurico: nel pieno dei secoli della "ragione e delle libertà individuali", trionfa invece l'offuscamento delle menti con la loro violenza ancestrale che prepotentemente irrompe nelle città moderne, trasformandole in metropoli angoscianti e autodistruttive come in "1997, fuga da New York" (1981) di un altro "profetico" regista, l'americano John Carpenter.

La tragedia umana consumatasi a Roma, nelle malsane stradine, buie e deserte di Tor di Quinto, denota alcuni aspetti di questa emergenza umana e sociale. Intere zone della metropoli più visitata dai turisti di tutto il mondo, abbandonate al degrado urbanistico da sempre, anche dopo che in quelle stesse zone sono stati creati nuovi insediamenti abitativi. Una politica verso l'immigrazione dettata più da un'ottica di solidarismo cattolico, di stampo caritatevole, anziché considerare il fenomeno come uno strumento di una strategia mondiale di re-distribuzione delle "risorse umane" a buon mercato, per il sistema di sfruttamento neo-liberista. L'assenza di una politica diplomatica europea volta ad arginare il fenomeno dentro e fuori dal confine continentale con autorevolezza e sanzioni verso quei paesi d'origine del fenomeno. La mancanza di una politica di integrazione, basata anche su ricongiungimenti familiari e sulla cooperazione tra le comunità di provenienza e le nuove, creatisi nei paesi di arrivo, utilizzando anche controlli severi e incrociati da parte delle forze di sicurezza.

Le ricette possono essere di certo ancora altre, e in una società così magmatica un ruolo importante possono giocarlo i mass-media, il mondo dell'informazione e della cultura: non solo realizzando inchieste e sviscerando il fenomeno qui e nei paesi di origine, ma soprattutto rivoluzionando i contenuti, i messaggi etici, diretti e subliminali, che vengono trasmessi dall'intera programmazione televisiva ed immaginifica (film, moda, consumi).

O si attua una vera e propria "rivoluzione culturale e morale", in senso moderno, progressista, non integralista del termine, oppure saremo destinati a commentare di continuo gli atti di violenza quotidiana su donne, bambini ed anziani (ovvero l'anello debole della "catena produttiva" sociale), ad assistere all'erodere del rispetto per i "diversi" da noi, della tolleranza e della fiducia nella non-violenza. A parole, anche nelle stanze del Parlamento, tutti sono disponibili a "moratorie" per la pena di morte, per sistemi non repressivi e duri di carcerazione; ma nella realtà nessuno si oppone poi alla deriva culturale ed etica che la "società della comunicazione", figlia delle tecnologie più avanzate del sistema neo-liberista, sta producendo.

Fino alla prossima orrenda violenza.

Anonimo ha detto...

L’Italia è il paese della cuccagna per tutti i malfattori del mondo.
Tempo fa parlavo con un immigrato del Bangladesh, tranquillo lavoratore che conosco da anni, che mi raccontava di essere stato espulso dalla Germania alcuni anni fa perchè sospettato di essere un terrorista islamico. NOn poteva accedere ad alcun luogo pubblico (stazioni, banche, ecc.) senza che non intervenisse la Polizei a chiedergli i documenti di soggiorno.
Gli ho chiesto come valutasse in proposito la situazione italiana e questo mi ha fatto un sorriso ironico che non mi dimenticherò mai… Se la sinistra persiste nell’autolesionisto sulla questione immigrazione e sicurezza vedrete la Destra andare al potere a furor di popolo e saranno cazzi amari per tutti.

Anonimo ha detto...

Purtroppo in queso Paese si e’ scambiata la tolleranza con il permissivismo non solo a livello immigrazione.
Indubbiamente l’ennesimo episodio e’ raccapricciante ma non dobbiamo per questo affermare che solo gli extracomunitari e rumeni
sono violenti e stupratori.
L’Istat ha svolto una ricerca nel Novembre scorso su proposta del ministro delle pari opportunita’a proposito degli stupri.Su cinquecento stupri compiuti o tentati sulle donne,il 24% sono da addebbitare ad un amico,il 20% dal marito o ex,il 17%dal fidanzato o ex,il 12%da un conoscente o collega.Soltanto il 3,5% e’ stato compiuto da estranei e tra questi da extracomunitari.Altro esempio riguarda le carceri di nuovo affollate dopo la porcata dell’indulto,ebbene la percentuale degli stranieri e’ salita al 36% dove la maggior parte e’ detenuta per reati di immigrazione per i quali in base alla legge dovrebbero essere rimpatriati.Il tasso di delinquenza degli immigrati regolari
risulta attorno allo 0,3%.Questi dati non sono ne’ di destra ne’ di sinistra,ma la manipolazione o la censura fanno si che il mostro delinquenziale sia solo straniero.Concludo dicendo che anziche’stanziare miliardi nella Difesa(di che)assumere piu’ uomini nel corpo delle forze dell’ordine darebbe piu’lavoro e sicurezza.O no.

Anonimo ha detto...

“Un altro efferato crimine da parte di sbandati provenienti dalla Romania. Anche in questo caso ha lasciato una scia di morte. Veltroni scopre forse di non essere più buonista e se la prende col governo rumeno. Ma chi ha finora governato sia di centrodestra che di centrosinistra davanti a questa invasione di massa di soggetti poco raccomandabili provenienti da quel Paese ha grosse colpe. Quelli che adesso fanno finta di scoprire il pericolo non di una immigrazione selvaggia, ma di una invasione selvaggia, sono gli stessi che sottovalutavano sempre il problema o che addirittura ne hanno favorito l’acuirsi dello stesso.
Prendersela adesso col governo rumeno dopo che i buoi sono scappati dalla stalla (in senso letterale) non serve a nulla ed è poco dignitoso da parte di quello che dovrebbe essere un grande ed importante Paese come il nostro.
Si poteva fare molto quando la Romania è stata fatta incautamente entrare nell’Unione Europea, si potevano imporre moratorie. Si può fare molto ancora adesso, pur con enormi e colpevoli ritardi che sono stati pagati già da tanti onesti cittadini italiani. Senza aspettare la carità dal governo rumeno si possono, anzi, si debbono subito cambiare le leggi che regolano le espulsioni dal nostro Paese perché di fronte ad una escalation asfissiante e diuturna di reati commessi da parte di cittadini di quel Paese il popolo italiano senza differenze rilevanti di opinioni e fedi politiche non ce la fa più a sopportare tali comportamenti criminosi. Ovviamente ci sembra anche superfluo ribadire che la stretta repressiva auspicata dall’NPA non deve assolutamente riguardare quei cittadini rumeni che vivono e lavorano in Italia rispettando le leggi e non facendo del male a nessuno”.

Anonimo ha detto...

Vorrei intervenire di nuovo, per cercare di spiegare meglio il mio pensiero. L’integrazione sociale è auspicabile ed è il fine al quale bisogna puntare. Però ci sono diversi ma….Non siamo un paese che può sopportare un’invasione di tale dimensione. L’Italia è in difficoltà e manca di risorse per gli stessi cittadini. I progetti di integrazione non devono essere utopistici ma sostenibili. Non è sostenibile pensare di poter offrire un alloggio agli stranieri in difficoltà. Sarebbe una bella cosa e nessuno sarebbe contrario se ci fossero le possibilità. Io penso che uno stato abbia il dovere di pensare prima ai propri cittadini, non serve ribadire che nel caso di casa e lavoro la lista degli italiani bisognosi è lunghissima.
Se ci sono degli stranieri ( TUTTI non solo i rumeni )che sono in grado di lavorare e vivere sono i benvenuti, ma la situazione di baraccati è indegna per l’essere umano e per il paese. Occorreva aderire alla moratoria quando si poteva, così come hanno fatto Francia e Germania.
Ora il problema non può più essere una soluzione assistenziale perchè non è fattibile e sono diventati troppi. La soluzione è politica applicando l’espulsione immediata a chi si macchia di qualunque reato.
Se la Romania è stata ritenuta idonea ad essere uno stato membro della comunità europea non può chiedere solo diritti ma deve farsi carico dei propri delinquenti a casa sua.
Se la sinistra non si rende conto di questo, se continuerà a considerare i disagi sociali un’inezia (vedi lavavetri e parcheggiatori abusivi che ti tagliano le gomme) farà solo un favore alla destra che tornerà al governo a furor di popolo. Concludo dicendo che io ho votato a sinistra.

Anonimo ha detto...

Perchè tanta attenzione per un fatto di violenza che si ripete sistematicamente in molte città italiane, soprattutto a Roma?
Il motivo è chiaro,i politici hanno capito che per i cittadini la misura à colma.
I politici si manifestano per salvare la faccia, per salvare l’agonizzante governo Prodi e la faccia piangolona di Veltroni.
Immigrati clandestini
exstraeuropei e immigrati cittadini della Comunità Europea,quali i Rumeni,garantiti dalle leggi europee. Si è fatto di tutto, da parte della sinistra, per farli entrare e restare senza problemi
anche se delinquenti, anche se senza lavoro,senza capacità di lavoro.
Quale è la motivazione per accoglirli nelle grandi città se non quello di riceverne il consenso,mentre producono distruzione,accattonaggi,furti,stupri e malessere.Tra essi ci sono gli invitati alla mensa di Veltroni, al voto per le primarie. Ora la paura è per la reazione dei cittadini onesti,così si gioca la partita della Roma con il lutto al braccio,
così si esprimono le preoccupazioni e si invocano leggi forti, il solito fumo negli occhi, da coloro che considerano questi immigrati risorse necessarie e da chi li accoglie, li sfama li ricovera dietro un compenso per se e per essi pagato dallo Stato.L’Australia è un continente con grandi spazi, ma riesce a fermare quei flussi scellerati, perchè non possiamo farlo noi che siamo un piccolo paese,
se è quanto richiesto dalla volontà popolare? Perchè non promuovere un referendum?

Anonimo ha detto...

Il pacchetto sicurezza.

Di tutto il pacchetto sicurezza è stato trasformato in decreto solamente la parte sulle espulsioni (dopo l’ennesimo morto!!!) ma ad una attenta lettura ci si accorge che siamo ancora una volta vittime di pura propaganda. L’europa da circa un anno e mezzo ha emanato una normativa che permette l’espulsione dei cittadini stranieri che sono ritenuti pericolosi o che non hanno mezzi di sostentamento e che quindi non trovando un lavoro sono costretti a delinquere per mantenersi.
Il decreto in questione invece accoglie solo la prima parte di tale normativa, per cui non può essere espulso il cittadino straniero che non dimostri di avere di che vivere. In molti altri paesi europei è stato adottato inoltre il regime della doppia pena cioè se un cittadino straniero commette un reato viene automaticamente espulso dopo aver scontato la propria pena. Io trovo queste norme estremamente corrette e decisamente utili per sconfiggere il fenomeno della delinquenza straniera in Italia.
Ma di tutto questo nel decreto in questione non c’è traccia per questo dico che si tratta di pura propaganda. L’unico caso in cui l’espulsione avrà luogo è quello in cui il cittadino straniero sia ritenuto pericoloso ma a questi basterà provocare anche una piccola lesione ai poliziotti che lo prelevano per salvarsi dall’espulsione perchè in questo caso egli dovrà prima essere processato e poi scontare la pena (se lo riesci a prendere di nuovo perchè di solito dopo l’arresto anche in flagranza di reato il detenuto viene rimesso in libertà in attesa di giudizio). Ancora una volta la sinistra si dimostra per quello che è, sempre pronta a comprendere le ragioni di chi delinque mai di chi come la signora Giovanna Reggiani ha perso la propria vita.
Io inviterei Prodi e compagni a trascorrere più tempo in mezzo agli italiani che lavorano prima di scrivere normativi assolutamente inutili ed inefficaci.

Anonimo ha detto...

Sicuramente in questo momento il centro destra stravincerebbe, ma sarà così anche nel prossimo futuro? Bisogna dare merito al partito democratico, per quanto criticabile, propone qualcosa di nuovo, e sicuramente Veltroni, che è una persona intelligente ed acuta, avrà molti più consenzi di Prodi, molto più molle. Quando il centro destra avrà il coraggio di fare un partito unico? Quando il centro destra proporra un nuovo leader? Diciamoci la verità il centro destra attualmente senza Berlusconi sarebbe morto. L’unico che potrebbe prendere il suo posto è Fini, ma perchè non diventa il leader della coalizione? Che cosa aspetta il centro destra a consacrarlo? Il PD, con tutti i suoi lati negativi, sicuramente ha il coraggio di sradicarsi i partiti dell’esterma sinistra, quando il centro destra avrà il coraggio di sgradicarsi dagli estremismi della lega? O dei vari partiti di estrema destra, che anche se piccoli sono comunque alleati della CDL?

Anonimo ha detto...

il tessuto sociale del nostro amato Paese ha iniziato a sfasciarsi da tempo! E’ troppo facile scaricare tutte le colpe sul governo attuale, ma da quanto governa questa maggioranza, da 50 anni?? Ma andiamo…
Il centro-destra ne ha fatti di danni, esattamente come la sinistra. Ma perchè in Italia non riusciamo a superare la fase ideologica, per qual motivo mi domando… Non c’è nulla da vedere , se andasse al potere il centro destra sai cosa cambierebbe? Niente! Abbiamo visto tutti cos’han combinato al potere il Berlusca e i suoi amici.
Inutile farsi illusioni, l’alternativa credibile e valida non c’è. Cosi come è inutile andare avanti con queste assurde polemiche di parte, cosi non facciamo del bene al nostro Paese… quando lo capiremo questo…
Saluti a Tutti!

Anonimo ha detto...

politici nuovi in italia? finchè nelle università e nei gruppi giovanili dei partatiti si formano ragazzi che non sembrano in grado di pensare con la propria testa ma piuttusto di ricalcare pari pari l’ideologia di partito, bhe allora stiamo sbalgiando in partenza, i nostri politici giovani si approcciano alla politica già vecchi con idee vecchie. un esempio? a sinistra lo spettro è Berlusconi a destra è il comunismo,e questo a qualsiasi livello generazionale. ma sembra che nessuno giri per le città, che veda come sta andando il nostro paese, nessuno che dica, prima l’italia poi il partito,cerchiamo idee comuni per il paese, invece di dire sempre tutto e il contrario di tutto perchè qualcuno non si mette ad un tavolo e guardandosi negli occhi non prova a cercare delle soluzioni?invece no, da noi la regola è prima la cadrega e poi il partito. forse paghiamo un’ eredità storica e culturale che affonda le sue radici a molto prima di prodi e berlusconi, e a prima anche della Repubblica, l’unica mia speranza è che un giorno ci siano due politici nuovi, uno di qua e l’altro di la che cerchino delle soluzioni per il paese! non per le prossime elezioni.
fini? veltroni? casini? e poi chi altro.io ho appena 25 anni e quindi non è da molto che m’interesso di politica, ma questi è u pezzo che si sentono nominare già troppo per poterli definire nuovi.
l’unica soluzione è gente nuova(e non solo leader anche i membri dl partito devono esserlo)e con idee nuove
chissà…….

Anonimo ha detto...

SPALLUCCE

Vada per la campagna elettorale, quando ancora l’associazione “Lanuvio per la democrazia” non era in grado di dimostrare la reale consistenza del proprio seguito; ma adesso, a votazioni avvenute, dopo la conquista del primo posto nella graduatoria della rappresentatività popolare, vedere i ridicoli marchingegni con cui un esecutivo minoritario e screditato cerca accanitamente di minimizzare o peggio, oscurare, il significato della nostra proposta politica, è cosa da non credere.
Il “politicamente corretto”, secondo l’accezione autentica (America anni ’70 ) della locuzione, imporrebbe, a chi ha potere decisionale, il rispetto e la giusta considerazione di suggerimenti, osservazioni e proposte provenienti da ogni gruppo più o meno socialmente rappresentativo. Ma qui questo principio elementare, alla base della vita democratica, non è di casa: l’unico tipo di risposta ricevuta è quella dell’alzata di spalle. A dimostrazione, per chi ancora non l’avesse capito che da noi il sindaco non è di tutti ma solo di quel 30 % che ancora continua a sostenerlo. L’ultima di questo genere di risposte l’abbiamo ricevuta sulla proposta di censimento della popolazione straniera. Questi i fatti: si stabilisce di discutere l’argomento nella prima seduta utile del consiglio comunale ma nella convocazione viene omesso quel punto dall’ordine del giorno; chiestane la ragione, il presidente riferisce cordialmente di essersene dimenticato. Nel repertorio delle possibili spiegazioni quella della dimenticanza appare, prim’ancora che ridicola, sconcertante. Lo sconcerto nasce dalla superficialità con cui il fenomeno immigrazione è stato affrontato in passato e continua ad essere affrontato nel presente: occhi chiusi su tutto, spallucce su tutto. Del resto conoscere l’effettiva misura del problema può implicare un qualche tipo di intervento e a queste cose i don abbondi della politica sono allergici. Meglio far finta di niente così si ottengono due risultati: si da l’impressione che non esiste niente di quanto gli “allarmisti” denunciano e non ci si distrae da altre occupazioni più gratificanti; con buona pace di chi si lamenta dei fossi demaniali diventati ricettacoli di disperati, di chi prova disagio a passare per strada tra gente sdraiata per terra con bottiglie di birra in bocca a mò di poppatoio e di tanti altri “ben pensanti”, “filistei” e “xenofobi” adusi a guastare il buon umore e i sonni dei nostri amministratori. Poi quando si tratta di ordine pubblico e sicurezza, apriti cielo ! e che spetta a loro. Che gliene importa delle ultime impennate di furti nelle abitazioni. Questo dopotutto è compito delle forze dell’ordine. Inoltre è sbagliata l’equazione: aumento immigrazione clandestina uguale aumento criminalità. È da razzisti.
Meno male che il primo a fare il parallelo è stato Giuliano Amato con tanto di dati.
Ma loro, beati, continuano a mandare scariche di spallucce, come Totò nella famosa performance d’avanspettacolo. Solo che qui non c’è niente da ridere e la farsa, dopo gli ultimi fatti di cronaca, si è tramutata in tragedia. Chissà se adesso gli sembra arrivata l’ora di fare qualcosa?

Franco da Campoleone

Anonimo ha detto...

Ho partecipato al Consiglio Comunale del 13 novembre e devo dire che sono rimasto veramente sconfortato e deluso dagli interventi che si sono succeduti. Come cittadino devo constatare che "non c'è niente di nuovo all'orizzonte"; tutto rimane come E'. I Sindaci intervenuti si sono parlati addosso e non sono riusciti a portare una, dico una, idea d'intervento a un fenomeno che imperversa in tutto il territorio del Comprensorio dei Castelli Romani (come da loro ammissione). Nessuno di questi si è preso la responsabilità di essere il rappresentante istituzionale della sicurezza delle proprie città e quindi intervenire. Tutti hanno responsabilizzato le Istituzioni Centrali (Provincia, Regione,Governo) ma nessuno ha dato una misera idea del “cosa fare”; ciò dimostra "l'ignavia al potere" degli amministratori locali, almeno per queste problematiche che riguardano tutti i cittadini. Sarebbe opportuno che i cittadini delle loro città (Nemi, Ariccia, Genzano di Roma, Cisterna, Pomezia ecc.) lo sapessero!
Non hanno idee e non prendono alcuna decisione; alla faccia di Veltroni che lui, sì, ci ha messo la faccia e il suo “deretano” (piccoli e Grandi uomini).
Coraggioso è stato l’intervento del presidente dell’associazione GIA.LU.MA. ONLUS che ha rivendicato il servizio di Ambulatorio nei confronti degli stranieri non regolari, che da circa due anni e attivo nel Consultorio comunale di Lanuvio, all’insaputa dei cittadini di Lanuvio e degli stessi Amministratori (eccetto uno, l’ex sindaco), visto che non esiste alcuna delibera. Nel suo intervento, la non pubblicizzazione di questo servizio, e suonato come rimprovero verso gli amministratori di Lanuvio (anche benserviti!); noi che umilmente paghiamo le tasse, facciamo le file per prendere un appuntamento per un’analisi e aspettiamo mesi per farla, non accettiamo linee di condotta etiche da chi si considera associazione Onlus e senza alcuna gara di appalto e curriculum prende strutture comunali e dell’Asl (gratuitamente) per poter avere, poi, requisiti di servizio (che siete figli dell’oca bianca?). Noi cittadini vorremmo sapere qual è l’amministratore del Comune di Lanuvio che vi ha dato il permesso!
Poi ci sono stati gli interventi dell’opposizione del Lista Civica “Lanuvio per la Democrazia”.
Meglio non commentare!
Rappresentiamo il 40% dell’elettorato, abbiamo raggiunto con la petizione a sostegno dell’interrogazione circa 1200 firme (pari all’elettorato di Frappelli) in due settimane ma interveniamo con Molière, frasi in latino e citazioni filosofiche sul problema e non-problema . Così facciamo ridere!
Bastavano due frasi:
"Abbiamo fatto un’interrogazione per risolvere il problema della legalità, abbiamo raccolto 1200 firme di cittadini di Lanuvio.
Siete d’accordo per avviare un Censimento della popolazione straniera che risulta non residente, per il rispetto della Legge 191/78 in materia di antimafia e terrorismo e per ridiscutere il computo della tassa sullo smaltimento dei solidi urbani?
Tutto qui, non c’era nient’altro da dire, solo quello che avete sempre detto!